C'è chi lo preferisce lungo, chi corto, chi ristretto, chi all'americana... è ovvio, stiamo parlando del caffè!
Oggi come oggi non è difficile trovare in commercio le cosiddette macchine a cialde che fanno tutto il lavoro sporco per voi: vi basta accenderla qualche minuto prima per scaldare l'acqua, inserire la cialda, premere il bottoncino... et voilà, il caffè è servito!
Ma da buona donnina con radici nel sud Italia non posso fare a meno della moka, la classica macchinetta con imbuto, bollitore e raccoglitore. Insomma, la classica Bialetti, questa qui:
Avendo viaggiato tanto per l'Italia e per l'Europa mi sono però resa conto che saperla usare per preparare un buon caffè non è così scontato... anzi, non lo è per niente! Spesso si attribuisce la colpa alla marca del caffè: in parte può essere vero, ma spesso la buona riuscita del caffè con la moka è imputabile anche ad altri fattori!
Di seguito quindi, direttamente dal mio bagaglio personale, ecco quelli che reputo i migliori consigli per preparare un buon caffè usando la Moka:
- controllate che filtro (quello che è legato con la guarnizione nella parte inferiore del raccoglitore (C)) e imbuto (B) siano puliti;
- controllate che la guarnizione sia a posto;
- controllate che la valvola non sia ostruita, onde evitare scoppi imprevedibili (e pericolosi);
- attenti all'acqua: deve essere rigorosamente fresca (ma non ghiacciata, altrimenti rischiate di far "scoppiare" la moka) e povera di calcare. Se l'acquedotto della vostra città emette acqua calcarea usate quella di una bottiglia acquistata;
- attenti al caffè: cercate una buona miscela e, mi raccomando, conservatela in un contenitore ermetico e completamente inodore;
- riempite d'acqua il bollitore (A) fino a coprire completamente la valvola, ma non di più;
- quando versate il caffè nell'imbuto, non pressatelo: rischiate di ostruire il filtro oltre che di far venir fuori il cosiddetto caffè "catrame";
- piuttosto, riempite l'imbuto con un cucchiaino superando in altezza la sua capienza: mettete una mano intorno e continuate a versare caffè fino a creare un piccolo "monte" lungo un paio di dita, non di più. Dopo quest'operazione riavvitate il raccoglitore con cura, altrimenti il caffè può cadere.
- usate un fornello appropriato, non uno troppo grande: la fiamma non deve uscir fuori dall'area del bollitore;
- state bene attenti a quando la moka smette di emettere quel classico e gradevole suono del "caffè risalito": spegnete il gas e versate immediatamente il caffè; così eviterete che si "allunghi" o che l'alluminio ne alteri il sapore.
Questo è quanto! State tranquilli, la moka è un aggeggio a volte diabolico e anche in questo caso ci vuole tanta ma tanta pratica! Vi basti pensare che mia madre è completamente negata e, nonostante abbia 55 anni suonati e abiti in Campania, non è ancora riuscita a non avvelenarmi col suo caffè!
Perseverate, perseverate e perseverate ancora: con questi consigli ed un po' di fantasia riuscirete a tirar fuori un caffè a regola d'arte!
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